giovedì 2 gennaio 2014

CONFRONTO FRA ACHILLE E GILGAMESH

Gilgmesh piange l'amico morto
Achille e Gilgamesh sono eroi epici di origine divina che si trovano, entrambi, a dover sopportare e superare la perdita del loro più caro amico, Patroclo per Achille ed Enkidu per Giglamesh. Grande è l'angoscia e il dolore che li caratterizza in questo comune frangente. Omero ci descrive la reazione di Achille per la morte di Patroclo con parole che evocano rabbia e desiderio di vendetta, mentre Gilgamesh desidera solo provare a riportare in vita l'amico morto. Achille sembra, in un certo senso, un eroe "più maturo", più evoluto se vogliamo dire così: egli ha ben compreso il concetto di mortalità, sa che non potrà fare nulla per resuscitare Patroclo, quindi cerca per se', per il proprio cuore sofferente, un lenimento fisico, materiale. Cerca insomma la vendetta per farsi giustizia e rendere, così, onore all'amico. Gilgamesh sembra, invece, più involuto di Achille, meno maturo dell'eroe omerico: egli lotta per riportare in vita il suo amico, non accetta la sua mortalità, e deve compiere un viaggio che sarà di conoscenza e scoperta del concetto di mortalità e immortalità. Sono due personaggi pieni d'odio e di rancore, ma il loro cammino verso una ritrovata serenità li condurrà attraverso esperienze molto diverse.

Punti di contatto

  • Sono semidei
  • Hanno poteri sovrannaturali
  • Perdono l'amico più caro
  • Soffrono entrambi moltissimo per questa perdita
  • Sono ottimi soldati e combattenti
  • Sono coraggiosi e rispettati dai nemici


Differenze

  • Atteggiamento nei confronti della morte-->uno cerca la vendetta, l'altro l'immortalità
  • Achille non sembra aver paura della morte, Gilgamesh sì
  • Achille ha caratteristiche più "umane" mentre Gilgamesh si comporta più come un dio
  • Achille riesce nel suo compito (vendica Patroclo uccidendo Ettore) mentre Gilgamesh non riesce a trovare l'immortalità



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