domenica 29 ottobre 2017

SPIEGAZIONE FACILE SUL COMUNISMO

Spiegazione semplice sull'ideologia comunista, adatta a ragazzi delle scuole medie 

Cos'è il comunismo?

E' un'ideologia socio-politica basata sulla proprietà comune dei beni (case, terreni, etc), dei mezzi di produzione (macchine, utensili, fabbriche) e dei servizi (scuole, trasporti).

Il comunismo prevede l'assenza di classi sociali (non ci sono più “ricchi” e “poveri”→ poiché tutti possiedono la stessa ricchezza -cioè poco o nulla- tutti sono uguali).

Il comunismo mette al primo posto l'interesse della comunità (quindi di tutti i cittadini) per garantire a tutti un “benessere” di base, cioè le condizioni che consentano a tutti di vivere in maniera dignitosa: un lavoro per tutti, una casa per tutti, cure mediche per tutti, istruzione per tutti.

Come pensa il comunismo di attuare questo piano sociale? Attraverso una pianificazione economica che diriga e regoli sia la produzione che la distribuzione dei beni. 


Karl Mark è stato uno dei maggiori fautori del comunismo. 
Dove ha preso le sue idee Marx?
Dai socialisti utopisti francesi (Fourier, Saint-Simon) e dai filosofi tedeschi Hegel e Feuerbach, che gli fornirono appunto un sostrato filosofico su cui fondare il proprio sistema.
Le teorie economiche che lo influenzarono maggiormente furono quelle di Adam Smith e David Ricardo.

Una frase che può ben spiegare come Marx vedesse il sistema sociale è
Ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni
Cosa intendeva con questo? Che tutti dovevano partecipare, attivamente, all'impianto sociale: in base alle proprie capacità, al proprio sapere, alla propria conoscenza ognuno doveva contribuire al benessere comune e, nello stesso tempo, ricevere da altri in base ai propri bisogni, non di più e non di meno.
Secondo Marx, quindi, tutti partecipano ai processi di produzione e tutti avranno accesso in egual modo a ciò che viene prodotto. In questo modo le classi sociali si annullerebbero e non avrebbe più senso la lotta di classe (il povero che vuole diventare ricco, il ricco che vuole diventare più ricco del suo amico ricco, etc. etc.).
Dove si affermò maggiormente il comunismo?
Nell'Europa dell'Est (Russia soprattutto) e Asia (Cina soprattutto).
Nei paesi occidentali (Europa, America), invece, continuò ad esistere un'economia di tipo capitalista.





Ancora oggi ci sono molti paesi in regime comunista (Cina, Laos, Cambogia, Cuba, Nord Corea, Cipro, Nepal, etc.). 

venerdì 27 ottobre 2017

PARAFRASI A SILVIA LEOPARDI

Silvia, ricordi ancora
quel tempo della tua vita
quando la bellezza risplendeva
nel tuo sguardo sorridente e timido
e tu felice e pensierosa
entravi nell'età della giovinezza?

Le stanze della tua casa e le vie vicine
risuonavano del tuo continuo canto,
quando ti dedicavi ai lavori femminili,
contenta del dolce futuro che immaginavi per te.
Era il mese di Maggio, profumato di fiori,
e tu di solito trascorrevi così le tue giornate.

Io a volte lasciavo gli studi e le carte
sui cui mi affaticavo e su cui consumavo
me e la mia giovinezza,
e dai balconi della casa di mio padre
ascoltavo il suono della tua voce
e anche quello della tua mano che correva veloce sulla tela,
frutto del tuo faticoso lavoro.

In quei momenti osservavo anche il cielo sereno,
le vie illuminate dalla luce e gli orti,
da una parte (osservavo), lontano, il mare e dall'altra le montagne.
Non ci sono parole umane per descrivere
ciò che allora provavo dentro di me.

Che pensieri dolci,
che speranze, che sentimenti, Silvia mia!
Come ci apparivano allora la vita e il destino!
Quando ricordo una così grande speranza
mi sento oppresso da un sentimento doloroso
e disperato e torno
a dispiacermi della mia sventura.
O natura, o natura,
perché non dai nell'età adulta
quello che prometti nella giovinezza?
Perché inganni così tanto i tuoi figli?

Tu, prima che l'inverno inaridisse le piante,
morivi, o giovinetta, combattuta e vinta
da una malattia nascosta. E non riuscivi a vivere
interamente gli anni della tua giovinezza;
e non allietavano il tuo cuore
i complimenti rivolti ai tuoi capelli neri
o al tuo sguardo innamorato e timido;
e neppure potevi parlare d'amore
con le tue compagne nei giorni di festa.

Dopo poco tempo moriva
anche la mia dolce speranza di felicità: anche alla mia vita
il destino ha negato la giovinezza. Ahimè come,
come te ne sei andata in fretta,
amata compagna della mia giovinezza,
mia speranza sempre rimpianta!
E' questa la vita che sognavamo?
Sono questi i piaceri, gli amori, i progetti, gli eventi
di cui abbiamo a lungo parlato insieme?
E' questo il destino dell'uomo?
All'apparire della verità della vita,
tu, misera speranza, svanisti: e con la mano
mi mostravi da lontano
una tomba nuda e la fredda morte.

martedì 24 ottobre 2017

IL CONCILIO DI TRENTO IN BREVE

Cos'è= riunione universale di tutti i Vescovi della Chiesa Cattolica (insieme al Papa e altre figure di rilievo)

Quando= dal 1545 al 1563 (dura 18 anni, ma 4 anni effettivi di lavori.. le altre sono interruzioni!)

Dove= a Trento e a Bologna

Perché= Per riformare la Chiesa Cattolica (Controriforma) dopo la Riforma Protestante di Lutero


Il Concilio di Trento fu molto importante per la Chiesa Cattolica perché servì a riaffermare i suoi princìpi (che Lutero aveva contestato con le sue Tesi) e per rivitalizzare la propria immagine che si era andata offuscando in molte parti d'Europa.

Come dicevamo il concilio durò per ben 18 anni, con varie interruzioni, e si articolò in 3 fasi:

PRIMA  FASE - 1545 - 1547

La Germania, dopo la scomunica di Lutero, aveva richiesto al Papa un concilio ecumenico, ma Papa Clemente VII non si decideva a convocarlo (temeva che la sua autorità venisse messa in discussione).
Il suo successore, Paolo III, era invece convinto che la riforma della Chiesa Cattolica potesse avvenire solo dopo un concilio che infatti fu indetto (varie volte, ma senza successo!) e finalmente inaugurato il 13 Dicembre 1545 a Trento.

Perché il concilio si tenne a Trento?
Paolo III scelse proprio questa città perché Trento geograficamente era italiana, ma apparteneva al Sacro Romano Impero--> il Papa voleva mostrare la volontà della conciliazione fra poteri opposti (papale e imperiale) e fra cattolici e protestanti.
I protestanti, però, seppur convocati non si presentarono; la delegazione francese era esigua, poco più numerosa quella spagnola, mentre dall'Inghilterra e dalla Scozia giunse solo un vescovo per nazione..questa scarsa partecipazione impedì in definitiva una vera riunificazione della Chiesa Cattolica.

In questa prima fase il Concilio si occupò delle grandi questioni teologiche--> fede, peccato originale, interpretazione delle Sacre Scritture, giustificazione e sacramenti (cioè tutte le questioni che erano state contestate da Lutero)
Per tutte queste questioni la Chiesa ribadì la propria posizione senza praticamente cambiare nulla rispetto al passato.
Il concilio si interruppe per una serie di conflitti a livello internazionale (anche fra il Papa e Carlo V).


SECONDA FASE  -  1551 - 1552

Intanto era diventato Papa Giulio III.
A questa fase del concilio parteciparono inizialmente anche alcuni vescovi riformati provenienti dalla Germania, ma il tentativo di conciliazione non portò a nulla perché non si arrivò ad un compromesso fra le posizioni di cattolici e protestanti.
Furono quindi riprese le questioni sui sacramenti e si parlò soprattutto di Eucarestia.
I lavori si interruppero nuovamente per la guerra tra Carlo V e Enrico II (Re di Francia).

TERZA FASE   -  1562 - 1563

In quest'ultima fase si susseguirono vari pontefici: Paolo IV pubblicò nel 1559 l'Indice dei Libri Proibiti e poi, con Papa Pio IV, si arrivò alla conclusione definitiva del Concilio.
Nell'ultima fase si discusse soprattutto dell'obbligo per i Vescovi di risiedere presso la diocesi di appartenenza e di alcune questioni legate agli obblighi dei prelati (celibato, abito talare, etc).


COSA STABILI' IL CONCILIO DI TRENTO

  • Solo la Chiesa e il Clero potevano interpretare le Sacre Scritture (e quindi la parola di Dio) che dovevano continuare ad essere divulgate in latino
  • La Salvezza era possibile grazie alle opere di bene amministrate dalla Chiesa
  • I Sacramenti rimanevano 7 ed erano tutti validi
  • La Verginità di Maria fu ribadita
  • Il Purgatorio esisteva
  • Il culto dei Santi e delle loro reliquie era valido
  • La Chiesa poteva ridurre le pene terrene attraverso le indulgenze
  • Furono istituiti i seminari--> luoghi dove si formavano i nuovi ecclesiastici (i preti)
  • Si riaffermò che i vescovi dovessero risiedere presso la propria diocesi
  • Si riaffermò che i preti dovessero indossare sempre l'abito talare e che non potessero sposarsi

sabato 21 ottobre 2017

RIASSUNTO DERIVA DEI CONTINENTI

Tramite misurazioni effettuate da satelliti, oggi siamo certi che i continenti si muovano l'uno rispetto all'altro, ma questa idea nacque per la prima volta intorno al 1500. Fu poi il geologo Wegener, nel 1912, a presentare per primo la teoria della deriva dei continenti.

Secondo questa teoria 200 milioni di anni fa tutte le terre erano unite in un unico blocco chiamato Pangea (e vi era anche un solo grande oceano, la Panthalassa).


Quali prove portò a sostegno della propria teoria Wegener?


1) PROVE GEOGRAFICHE 
Guardando attentamente la cartina del mondo è chiaro che c'è una coincidenza delle coste di almeno 4 continenti (America del Nord, America del Sud, Africa ed Europa)



2) PROVE GEOLOGICHE
Sono state ritrovate rocce dello stesso tipo in continenti diversi e lontani. Potrebbe essere una coincidenza, ma più probabilmente se le rocce sono uguali è perché si sono formate nello stesso momento in determinate condizioni atmosferiche, climatiche, etc. Quindi è probabile che queste rocce oggi così lontane fossero un tempo unite.



3) PROVE FOSSILI
Sono stati ritrovati gli stessi resti fossili di piante e animali in continenti diversi e lontani. E' molto improbabile che animali terrestri abbiano potuto attraversare un oceano (così come lo conosciamo oggi).

4) PROVE CLIMATICHE
Sono state ritrovate tracce di una glaciazione in area tropicale--> è improbabile che, dai poli, la glaciazione potesse arrivare così lontano.. Queste tracce sono spiegabili solo supponendo che i continenti fossero allora riuniti in un super-continente collocato nei pressi del Polo Sud.


giovedì 19 ottobre 2017

ESEMPI TESTO OGGETTIVO E SOGGETTIVO

TESTO OGGETTIVO
TESTO SOGGETTIVO
Le parole sono “neutre”, denotative in quanto non dicono nulla circa le emozioni di chi racconta o parla. I testi oggettivi infomano, ma non fanno provare sentimenti (positivi o negativi) riguardo a quanto descrivono.
Vediamo un esempio:
Le parole sono “connotative”, cioè portano con sé un'impressione, un giudizio (negativo o positivo) su quanto stanno descrivendo.
Vediamo un esempio:
Giovedì mattina c'era una coda di 3 chilometri sul raccordo anulare. Ci ho messo un'ora per arrivare in ufficio.
Giovedì mattina c'era una coda interminabile sul raccordo anulare! Ci ho messo un'infinità di tempo per arrivare in ufficio.
Sappiamo che questa persona è stata in coda per un'ora, ma non sappiamo niente di cosa pensi riguardo al traffico e all'esperienza di rimanere in coda..
In questo caso sappiamo esattamente come si sentiva la persona che era in coda.. l'aggettivo “interminabile” e la locuzione “un'infinità di tempo” connotano una visione negativa dell'esperienza di stare in coda per un'ora




Vediamo altri esempi di uno stesso testo trasformato da oggettivo a soggettivo


TESTO OGGETTIVO

TESTO SOGGETTIVO

A Marzo dello scorso anno volevo cambiare una maglietta da Bollyvood, ma non ho potuto farlo: era un regalo e non avevo lo scontrino.

Il servizio clienti di Bollyvood è veramente pessimo: l'anno scorso, a Marzo, solo perché non avevo lo scontrino, non hanno voluto cambiarmi una maglietta che mi era stata regalata.. neanche fosse colpa mia!

Il trend delle mini-case è in crescita: l'anno scorso ne sono state prodotte circa 7 milioni. Le tiny-houses hanno in genere una superficie che va dai 10 ai 30 metri quadrati e sono fornite di tutto il necessario per vivere. Spesso possono essere montate su ruote per essere trasportate dove si vuole.

Le case in miniatura sembrano essere oggi la nuova frontiera dell'abitare: nonostante siano molto piccole contengono tutto l'essenziale per vivere bene, tagliando sprechi e consumi eccessivi. Hanno anche la grande comodità di poter essere montate su ruote ed essere trasportate dove si vuole.

I selfie-stick sono piccoli bastoni telescopici che permettono di tenere il telefono distante mentre si scatta una foto.

Recentemente ero alla recita di mio nipote e una signora accanto a me ha registrato tutta lo spettacolo tenendo il telefono con uno di questi bastoni.

Come se non bastasse la moda dei selfie, ora è arrivato anche il selfie-stick! In pratica ti porti dietro un bastone telescopico a cui attacchi il telefono per scattarti una foto da lontano.. peccato che con questo aggeggio infernale riesci ad entrare nel campo visivo di qualunque altra persona sia nelle vicinanze!! Figurati che sono stata alla recita di mio nipote e non ho visto praticamente niente perché davanti a me avevo una sciroccata che riprendeva lo spettacolo con questo aggeggio occupandomi tutta la visuale!

Quest'estate insieme ai miei genitori ho visitato le Grotte di Frasassi. Le grotte sono state scoperte intorno al 1948 e in seguito sono state aperte al pubblico che può visitarle seguendo vari percorsi. La nostra visita è durata circa due ore.

Che figata ragazzi! Ques'estate sono stato coi miei genitori a vedere le grotte di Frasassi. Sono bellissime! Furono scoperte nel 1948 e poi vennero aperte al pubblico perché tutti potessero ammirare una tale meraviglia! Le visite sono organizzate seguendo vari percorsi; noi abbiamo fatto un bellissimo giro, simile ad un'avventura, che è durato due ore, ma il tempo è volato in un attimo!


martedì 17 ottobre 2017

PARAFRASI DEH SPIRITI MIEI QUANDO MI VEDETE CAVALCANTI

Parafrasi della poesia di Guido Cavalcanti "Deh spiriti miei quando mi vedete"



Deh, spiriti miei, quando mi vedete
con tanta pena, come non mandate
fuor della mente parole adornate
di pianto, dolorose e sbigottite?


5Deh, voi vedete che ’l core ha ferite
di sguardo e di piacer e d’umiltate:
deh, i’ vi priego che voi ’l consoliate
che son da lui le sue vertù partite.

I’ veggo a luï spirito apparire
10
alto e gentile e di tanto valore,
che fa le sue vertù tutte fuggire.

Deh, i’ vi priego che deggiate dire
a l’alma trista, che parl’ in dolore,
com’ ella fu e fie sempre d’Amore.



PARAFRASI

Oh miei spiriti, quando vedete che
soffro così tanto, perché non fate uscire 
dalla mia mente parole che sanno di 
pianto, piene di dolore e di stupore?

Oh, voi vedete il mio cuore ferito  
a causa dello sguardo, della bellezza e dell'umiltà,
allora vi prego di consolarmi
perché proprio dal mio cuore se ne sono andate tutte le virtù. 

Io vedo che a al mio cuore appare uno spirito
elevato, gentile e di grande valore,
che fa fuggire tutte le sue virtù

Allora vi prego, dite a quell'anima triste 
che si esprime con dolore, che è sempre
stata piena d'amore e sempre lo sarà.  




domenica 15 ottobre 2017

10 FRASI PRESENT CONTINUOS

Dieci frasi con il present continuous


1) I am going to the concert

2) Laura is working hard for the exam

3) My parents are watching TV

4) Bob is watering the garden

5) She is cleaning her bedroom

6) You are playing guitar with your friends

7) He is repairing his bike

8) I am looking for a new job

9) We are waiting at the bus stop

10) The cat is sleeping on the sofa



Frasi negative con il present continuous

1) Michael isn't watching TV

2) Hellen isn't driving her car

3) You aren't playing tennis

4) We aren't taking pictures

5) They aren't reading the book

6) My sister isn't studying in her bedroom

7) Your mum isn't teaching at school

8) I'm not writing a letter

9) He isn't helping his dad

10) You aren't walking in the forest


Frasi interrogative con il present continuous

1) Are you brushing your teeth?

2) Is she speaking French?

3) Are they playing the piano?

4) Am I singing a song?

5) Is Bob using the computer?

6) Are we surfing the net?

7) Are they eating a pizza?

8) Is Laura running outdoor?

9) Are you going to Miami?

10) Am I walking the dog?



sabato 14 ottobre 2017

CONFRONTO POESIA DANTE E PETRARCA

Confronto fra la poesia di Dante "Tanto gentile e tanto onesta pare" e "Erano i capei d'oro a l'aura sparsi" di Petrarca.




TANTO GENTILE E TANTO ONESTA PARE
ERANO I CAPEI D'ORO A L'AURA SPARSI
Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.

Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.

Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ’ntender no la può chi no la prova:

e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.



Erano i capei d’oro a l’aura sparsi
che ’n mille dolci nodi gli avolgea,
e ’l vago lume oltra misura ardea
di quei begli occhi, ch’or ne son sì scarsi;

e ’l viso di pietosi color’ farsi,
non so se vero o falso, mi parea:
i’ che l’esca amorosa al petto avea,
qual meraviglia se di sùbito arsi?

Non era l’andar suo cosa mortale,
ma d’angelica forma; e le parole
sonavan altro che, pur voce umana;

uno spirto celeste, un vivo sole
fu quel ch’i' vidi: e se non fosse or tale,
piagha per allentar d'arco non sana






ANALOGIE

  • In entrambe le poesie è presente una descrizione fisica della donna (marginale in Dante, prevalente in Petrarca).
  • Entrambi i testi sono sonetti (2 quartine, 3 terzine di versi endecasillabi)

DIFFERENZE

  • Dante descrive lo sguardo, l'andatura e il saluto di Beatrice.
    Petrarca offre una descrizione più dettagliata di Laura: ci parla dei suoi capelli, della luce nei suoi occhi, del suo incedere (modo di camminare), della sua voce.
  • In Petrarca l'amore è una ferita che non si rimargina, è qualcosa di fisico.
    Dante predilige piuttosto la sfera spirituale e anche gli aggettivi con cui descrive Beatrice si rifanno a questa sfera: Beatrice è gentile, onesta, d'umiltà vestuta, piacente, di spirito soave
  • Uso dei tempi verbali
    Dante usa il presente (visione atemporale dell'amore)
    Petrarca usa sia il presente che il passato--> per lui il tempo ha un valore, egli si accorge dei mutamenti della realtà in relazione ad esso.

venerdì 13 ottobre 2017

RIASSUNTO IL SECRETUM PETRARCA

Il Secretum è un'opera di meditazione religiosa che nasce dal continuo esame di coscienza che caratterizza la vita del suo autore.
 Fu probabilmente scritto durante la crisi religiosa del 1342/43, ma venne poi rimaneggiato nel 1353.
L'opera è divisa in 3 libri ed è un dialogo fra Petrarca e Agostino (santo e filosofo che fu sempre una guida spirituale per Petrarca).
Il dialogo si svolge in 3 giorni alla presenza di una donna bellissima--> la Verità, che però non prende mai la parola.
Nel dialogo Petrarca si sdoppia in 2 personaggi che sono entrambi proiezioni della sua coscienza in conflitto: Agostino rappresenta la coscienza superiore, che fruga nell'animo di Petrarca portando alla luce una verità spesso sgradevole. 
L'altro personaggio, Petrarca appunto, rappresenta invece il peccatore, debole e fragile, che vorrebbe migliorare se stesso, ma fa fatica a staccarsi dal mondo terreno e dalle sue tentazioni (gloria, onori, fama, amore carnale, etc.).

I LIBRO
Agostino rimprovera a Petrarca la debolezza della sua volontà

II LIBRO
Vengono illustrati i peccati capitali soffermandosi su quello che più affligge Petrarca, l'accidia (in questo caso è una pigrizia, un'inerzia di tipo morale)

III LIBRO
Si parla delle due colpe più gravi: il desiderio di gloria terrena e l'amore per Laura. Per Petrarca sono due colpe innocenti, per Agostino sono le passioni più basse che un uomo possa provare.

Il dialogo non ha una conclusione risolutiva: alla fine tutti i dubbi e le contraddizioni di Petrarca restano irrisolti. L'autore resta un uomo in crisi (a differenza di Dante e Agostino  che nelle loro opere riescono a raggiungere la salvezza dell'anima).
La crisi di Petrarca è emblematica della crisi stessa di un momento storico di passaggio: quando si verifica il disgregarsi della spiritualità medievale, ma si è ancora lontani dall'Umanesimo e dal Rinascimento.

STILE
A livello stilistico questo profondo dissidio interiore che scuote l'autore non si avverte: lo stile è limpido, armonioso, strutturato sul modello classico. Tutto ciò permette a Petrarca di esprimere con lucida chiarezza i suoi tormenti interiori.

mercoledì 11 ottobre 2017

RIASSUNTO LA TRAPPOLA PIRANDELLO

La novella si sviluppa come un discorso che il protagonista rivolge ad un interlocutore anonimo, probabilmente un suo amico.
Fabrizio, questo il nome del protagonista, è convinto che la vita sia una trappola che conduce inevitabilmente alla morte. Le persone si danno una forma fissa e una consistenza che altro non sono che costruzioni artificiali, maschere che nascondono altre realtà, sempre diverse.
Continua dicendo che gli uomini si pregiano di considerarsi pieni di carattere e di non cambiare mai idea, ma questo modo di fare deriva soltanto dalla paura di scoprirsi diversi da quello che si è realmente. L'uomo, secondo Fabrizio, sceglie volontariamente di non vedere, di non accendere le luci su ciò che significhi davvero "vivere", perché ciò che scoprirebbe potrebbe spaventarlo come spaventano i fantasmi notturni.
Gli uomini, sostiene ancora, sono tutti già morti, perché fissi nei loro ruoli, sotto le loro maschere, ma non vivono davvero, non partecipano di quel flusso vitale che è appunto l'esistenza.
Addirittura paragona i bambini a dei piccoli morti e vorrebbe egli stesso non essere mai nato, compiacendosi di non avere mai conosciuto la propria madre. Fabrizio sostiene che le donne siano strumenti diabolici, congegnati per intrappolare gli uomini al fine di mettere al mondo altri infelici.
Confessa poi che a lui è capitato proprio di essere sedotto da una donna già sposata, il cui marito non poteva avere figli. Fingendosi misericordiosa si era introdotta in casa sua per dare assistenza al padre infermo e piano piano era riuscita nel suo intento: dopo un rapporto con Fabrizio, probabilmente rimanendo incinta, si era trasferita col marito in Sardegna.
L'uomo conclude invitando l'amico a guardare il padre nel letto, un uomo che ormai non parla più e non sembra capire cosa gli accade intorno, e manifesta l'intenzione di voler presto liberare lui, ma anche se stesso, dalla sofferenza del vivere.

lunedì 9 ottobre 2017

DATE FONDAMENTALI NAPOLEONE

1798  -  Campagna d'Egitto 
Napoleone viene inviato dal Direttorio in Egitto per danneggiare i commerci degli Inglesi nel Mediterraneo. Ottenuta la vittoria nella battaglia delle Piramidi, l'esercito francese viene sconfitto dall'ammiraglio Nelson ad Abukir.

1799 - Colpo di Stato
Napoleone torna a Parigi (nel frattempo erano cadute sia la Repubblica partenopea che le altre Repubbliche Sorelle) e assume i pieni poteri realizzando insieme all'esercito il colpo di stato del 18 Brumaio (9 Novembre).

1800-01 - Concordato con la Chiesa
Dopo la vittoria sugli Austriaci a Marengo e aver riconquistato l'Italia settentrionale, Napoleone può dedicarsi alla politica interna: fa pace con  la Chiesa cattolica e stipula un Concordato con Papa Pio VII. 

1802 - Consolato a vita
Attraverso un plebiscito popolare si fa proclamare console a vita.

1804 - Codice napoleonico
Fa promulgare un codice civile che verrà poi esportato e adottato in molti paesi europei.
Nel dicembre dello stesso anno diventa imperatore.

1805 - Re d'Italia
Viene incoronato re d'Italia. Nello stesso anno deve abbandonare il suo progetto di invadere l'Inghilterra dopo essere stato sconfitto da Nelson a Trafalgar.

1806-08
Proclama il Blocco Continentale (cioè il divieto di commerciare con l'Inghilterra).

1809 - Ultima vittoria a Wagram
I francesi riportano l'ltima vittoria a Wagram, in Austria contro inglesi e austriaci.

1812 - Invasione della Russia
Tenta di invadere la Russia, ma deve ritirarsi con gravissime perdite.

1813 - Sconfitta di Lipsia
L'esercito napoleonico viene sconfitto nella battaglia di Lipsia

1814 - I cento giorni
Dopo essere stato esiliato all'isola d'Elba, Napoleone riesce a fuggire e ritorna a Parigi dove prende nuovamente il potere (che durerà appunto cento giorni).

1815 - Waterloo e l'esilio
Inglesi e prussiani sconfiggono definitivamente l'esercito francese a Waterloo.
Napoleone viene mandato in esilio nell'isola di Sant'Elena dove muore nel 1821.

venerdì 6 ottobre 2017

PARAFRASI DELLA POESIA ARIETTA DI ARNAUT DANIEL

Su quest'arietta leggiadra
Compongo versi e li digrosso e piallo,
E saran giusti ed esatti
Quando ci avrò passata su la lima;
Ché Amore istesso leviga ed indora
Il mio canto, ispirato da colei
Che pregio mantiene e governa.

Io bene avanzo ogni giorno e m'affino
Perché servo ed onoro la più bella
Del mondo, ve lo dico apertamente.
Tutto appartengo a lei, dal capo al piede, 
E per quanto una gelida aura spiri, 
L'amore ch'entro nel cuore mi raggia 
Mi tien caldo nel colmo dell'inverno.

Mille messe per questo ascolto ed offro,
Per questo accendo lumi a cera e ad olio:
Perché Dio mi conceda felice esito
Di quella contro cui schermirsi è vano;
E quando miro la sua chioma bionda
E la persona gaia, agile e fresca
Più l'amo che d'aver Luserna in dono.

Tanto l'amo di cuore e la desidero,
Che per troppo desío temo di perderla,
Se perdere si può per molto amare.
Il suo cuore sommerge interamente
Tutto il mio, né s'evapora.
Tanto ha oprato d'usura
Che ora possiede officina e bottega.

Di Roma non vorrei tener l'impero,
Né bramerei esserne fatto papa,
Se non potessi tornare a colei
Per cui il cuore m'arde e mi si spezza
E se non mi ristora dell'affanno
Pur con un bacio, pria dell'anno nuovo,
Me fa morire a sé l'anima danna.

Ma per l'affanno ch'io soffro
Dall'amarla non mi distolgo,
Bench'ella mi costringa a solitudine,
Sì che ne faccio parole per rima.
Più peno, amando, di chi zappa i campi,
Ché punto più di me non amò

Quel di Monclin donna Odierna.

Io sono Arnaldo che raccolgo il vento
E col bue vado a caccia della lepre
E nuoto contro la marea montante.





PARAFRASI

Scrivo versi su questa melodia leggera,
li smusso e li rendo armonici
e saranno perfetti solo quando vi avrò lavorato a lungo
come se usassi una lima per levigarli;
infatti è l'Amore stesso che rende le mie parole lisce come l'oro,
ispirate da colei che è guidata e retta dalla virtù.

Ogni giorno miglioro e mi perfeziono, perché,
lo dico chiaramente, servo e celebro la donna più bella del mondo.
Io le appartengo completamente, dalla testa ai piedi
e per quanto possa fare freddo, l'amore che entra nel mio cuore
coi suoi raggi mi tiene caldo durante il gelido inverno.

Per questo motivo partecipo a mille messe
e altrettante ne faccio dire io stesso,
per questo motivo accendo candele a cera e a olio,
affinché Dio faccia in modo che l'amore che provo per colei
da cui è inutile difendersi, abbia una conclusione felice.
E quando guardo i suoi capelli biondi,
la sua figura allegra, flessuosa e giovane,
sento di amarla più di quanto amerei ricevere in regalo la città di Luserna.

Io la amo e la desidero così tanto che ho paura di perderla,
proprio per il troppo volerla, se mai fosse possibile perdere qualcuno
per un desiderio eccessivo.
Il mio amore per lei ha occupato totalmente il mio cuore
e non sembra diminuire.
Lei è stata come un'usuraia che è riuscita a portarmi via
sia la casa che la bottega.

Non vorrei essere a capo dell'Impero Romano
e nemmeno essere fatto Papa
se sapessi di non poter tornare da colei
per cui il mio cuore brucia d'amore e sta per spezzarsi.
E se prima del nuovo anno non mi conforterà
anche solo con un bacio, allora mi farà morire
e si meriterà di essere dannata.

Ma nonostante io soffra così tanto,
non riesco a smettere di amarla, 
e visto che mi lascia da solo, 
compongo versi per lei.
L'amore mi fa soffrire più di coloro che faticano
zappando i campi, al punto che nemmeno Monclin
ha sofferto tanto amando Odierna.

Io sono Arnaldo, colui che raccoglie il vento,
che va a caccia della volpe con la lepre e
che nuota contro la marea crescente. 


ANALISI METRICA 

E' una canzone formata da 7 strofe ognuna di 7 versi, a parte l'ultima che è formata da 3 versi (quest'ultima strofa si chiama "congedo" o "commiato" ed ha funzione conclusiva).
I versi nella traduzione italiana sono liberi, ma nella versione in lingua d'oc di Arnaut Daniel seguivano uno schema ritmico fisso.






martedì 3 ottobre 2017

RIASSUNTO RIVOLUZIONE ASTRONOMICA ABBAGNANO

Riassunto della rivoluzione astronomica libro filosofia Abbagnano


Tutta la rivoluzione astronomica prende avvio dalla nuova visione del cosmo di Giordano Bruno. Prima di lui la concezione dell'universo era basata sul sistema aristotelico-tolemaico: un universo chiuso, finito, geometrico e diviso in 2 parti distinte:
  • mondo sopralunare 
  • mondo sublunare
Copernico si concentra su questa credenza e, cercando nei testi antichi, trova la teoria eliocentrica --> già i Pitagorici, infatti, avevano parlato di un sistema con il sole al centro. 
Anche secondo Copernico il sistema eliocentrico è più valido perché meno complesso di quello geocentrico e inizia a studiarlo a livello matematico.  
Nella sua opera "La Rivoluzione dei Corpi Celesti" Copernico mette il sole immobile al centro, attorno a cui ruotano i pianeti, fra cui la Terra. Anche la Luna ruota attorno alla Terra, mentre più lontano si trovano le stelle fisse.

Seppur più moderno e vicino al vero, l'universo descritto da Copernico è ancora un universo chiuso, finito, delimitato dal cielo delle stelle fisse.
Osiander scrisse una prefazione all'opera di Copernico in cui sosteneva che il suo modello fosse puramente teorico e non rispecchiasse la realtà.
Questa prefazione fu scambiata per l'opinione di Copernico e attutì molto l'impatto che queste idee rivoluzionarie ebbero sugli studiosi dell'epoca.

Gli aristotelici, inoltre, opposero a questa teoria alcune critiche a cui, in quel momento storico, non si riusciva a dare una risposta sensata (la fisica non era ancora così "avanti")--->
  • se la terra si muove a grande velocità (come sosteneva Copernico) perché gli oggetti non venivano lanciati lontano dalla superficie terrestre?
  • se la terra si muove a gran velocità, perché non vengono generati venti così forti da scuotere persone e cose?
  • se la terra si muove da ovest a est, un sasso che cade da una torre dovrebbe atterrare a ovest di essa (perché la terra nel frattempo si è mossa!), e invece il sasso cade perpendicolare alla torre.
Tutte queste obiezioni saranno poi risolte da Galileo. 

Furono i Greci a teorizzare per primi l'infinità e la pluralità dei mondi (Democrito).
Nel Medioevo vi fu il rifiuto della concezione atomistica del mondo (considerata un'eresia).
Il primo che afferma nuovamente l'infinità del mondo è Cusano, anche se il suo universo più che infinito è indeterminato.

Giordano Bruno, invece, giunge ad una conclusione che non deriva dai calcoli matematici o da osservazioni astronomiche, ma da una sua intuizione (ovviamente influenzata dal pensiero copernicano)--> Bruno dice: se la Terra è un pianeta che gira intorno al Sole, le altre stelle che si vedono di notte non potrebbero essere anch'esse dei "Soli" con i loro pianeti intorno? 

Tesi di Giordano Bruno--> sono 5 
  • abbattimento mura esterne dell'Universo
  • pluralità dei mondi e loro abitabilità
  • identità strutturale cielo-terra
  • infinità dell'Universo
  • geometrizzazione dello spazio cosmico
Queste 5 tesi apparvero come il frutto di una mente esaltata e i grandi astronomi del suo tempo le
accolsero con freddezza. Più tardi, invece, anche sul piano scientifico queste tesi finirono per essere convalidate (a parte l'abitabilità dei mondi di cui ancora non si sa granché^^).

Soltanto nel '900 Einstein darà un duro colpo all'universo proposto da Bruno: Einstein, infatti, sosterrà nuovamente l'idea di un universo finito--> per lui il mondo è illimitato, ma finito (come se fosse una sfera percorribile infinitamente, ma in realtà finita). 
Paradossalmente la scienza contemporanea è più vicina al modello aristotelico-tolemaico che a quello di Bruno

domenica 1 ottobre 2017

I FENICI RIASSUNTO

Abitavano fin dal 2500 a.C. la parte nord della Palestina (l'attuale Libano). Erano chiamati così dai Greci perché producevano la porpora (phoinix in greco). Il loro territorio non consentiva un buon
sviluppo agricolo, così fu il mare ad essere per loro fonte di viaggi, sviluppo ed espansione.



Città-stato
Lungo le coste nacquero numerose città (Biblo, Sirone, Tiro) indipendenti, autonome, spesso in contrasto fra loro. Inizialmente i Fenici subirono l'influenza degli Egizi, ma dopo l'invasione dei Popoli del Mare approfittarono dell'indebolimento delle grandi potenze per svilupparsi sempre più.
Nel 1000 a.C. Tiro diventa capitale.

Vita politica
Il potere era formalmente nelle mani del re, ma in realtà veniva esercitato dai magistrati (i Sufeti) eletti annualmente e controllati da nobili appartenenti all'aristocrazia mercantile.

Risorse naturali
Come prima risorsa i Fenici sfruttarono i cedri--> legno molto buono per costruire navi.
Realizzavano anche oggetti di vetro e metallo, gioielli, tingevano stoffe.

Dominatori dei mari
Poiché i commerci verso la Mesopotamia erano ostacolati dall'avanzare degli Assiri, i Fenici si specializzarono nell'arte della navigazione. Scoprirono che la stella polare indica in nord e quindi poterono navigare anche di notte. Questa loro abilità li portò ad esplorare nuovi territori come le isole Britanniche.

Commercio
Commerciavano non soltanto i loro prodotti, ma anche quelli realizzati da altri popoli: trasportavano per tutto il Mediterraneo ogni genere di merce (armi, schiavi, stoffe).
Erano anche dediti alla pirateria.
Tutto questo fece di loro la potenza marittima e commerciale più sviluppata di tutto il Mediterraneo.

Colonie
Lungo le rotte dei commerci i Fenici stabilirono delle loro sedi per riparare le navi, prendere merci, etc. Col tempo questi scali si trasformarono in vere e proprie città.
Le colonie si trovavano lungo le coste del Mediterraneo, in Sicilia, Sardegna, Spagna, costa occidentale dell'Africa (qui nell'814 a.C fu fondata Cartagine).

Massima espansione
Dal 1000 all'800 a.C
Ma anche quando caddero sotto il dominio degli Assiri e dei Persiani rimasero un popolo di grande importanza per la loro esperienza nella navigazione e nei commerci.

Rivali
I più grandi rivali dei Fenici furono i Greci (anch'essi abili navigatori e commercianti).
I Fenici combatterono insieme ai Persiani contro i Greci.
Quando i Greci sconfissero i Persiani (Alessandro Magno conquista Tiro nel 332 a.C), per i Fenici finì l'indipendenza.

Scrittura
La usavano per i loro traffici e commerci, ma si resero conto che sia quella cuneiforme che quella geroglifica non erano adatte. Così inventarono un insieme di 22 consonanti (le vocali non c'erano perché si deducevano dal contesto)--> nasceva così il primo alfabeto (da cui i Greci trassero il loro alfabeto, aggiungendo le vocali).
Tutti usavano questo sistema di consonanti e la scrittura si diffuse rapidamente.