giovedì 28 settembre 2017

SCHEMA FILOSOFIA GRECIA




Arché; (principio di tutto)

Creazione

Mondo


IONICI

Talete

Acqua


La Terra galleggia sull'acqua


Anassimandro

Apeiron

Separazione per opposti (caldo/freddo)

Cilindro


Anassimene

Aria

Rarefazione e condensazione



Pitagora

Numero

Tutto è misurabile, pari (imperfetto)-dispari (perfetto)

ELEATICI

Parmenide

2 sentieri: Ragione/=Opinione – Essere/Non essere

Essere: ingenerato, imperituro, eterno, immutabile, immobile, unico, omogeneo

Non essere: non si può pensare

Zenone

Calcolo infinitesimale

No molteplicità (stadi tartaruga, freccia)

FISICI PLURALISTI

Empedocle

4 radici

Sfero: ciclo cosmico amore/odio

Simile conosce simile

Anassagora

Origine nei semi (omeomerie=parti simili) infinitamente divisibili (non ci sono grandezze o quantità massime)

Noùs= forza che muove i semi

Conoscenza mediante opposti

Democrito

Atomi (non divisibili)= pieni, immutabili, ingenerati ed eterni

Essere=pieno

Non essere=vuoto

Le cose si creano per unione e divisione e gli atomi creano infiniti mondi diversi

Materialismo=la materia è l'unica sostanza delle cose

Ateismo=non vi è alcuna intelligenza divina che muove le cose

Meccanicismo=gli atomi si muovono incessantemente nel vuoto;


martedì 26 settembre 2017

COSA SONO FONDAMENTALISMO E INTEGRALISMO

La prima cosa da specificare è che fondamentalismo e integralismo sono due concezioni di pensiero applicabili a tutte le religioni, non solo a quella islamica come siamo ormai abituati a sentire attraverso i media.
Esistono quindi cattolici integralisti, ebrei integralisti, etc. 

L’integralismo è una concezione di pensiero secondo cui la politica, la cultura e la società intera devono essere interamente sottoposte ai principi religiosi.
Gli integralisti rifiutano quindi una visione laica (cioè non religiosa) del mondo e vorrebbero che la legge religiosa disciplinasse e regolasse tutti gli aspetti del vivere civile.
Ci sono movimenti integralisti in ogni grande religione monoteista: nel cristianesimo, nell'ebraismo e nell'islam.


Il Fondamentalismo, invece, nasce come corrente religiosa negli Stati Uniti, all'interno della Chiesa protestante-battista. Secondo questa corrente l'unica vera base della convivenza fra cristiani sono gli insegnamenti presenti nella Bibbia.
Secondo questa corrente qualunque altro testo storico, filosofico o scientifico non è da prendere in considerazione.

Come si può notare fondamentalismo e integralismo hanno un significato molto simile: per entrambi la religione attuale si è allontanata troppo dai principi originari e viene auspicato il ritorno alla pratica religiosa più pura.
Col passare del tempo questi i due termini hanno assunto una valenza negativa, identificandosi con una certa tendenza al fanatismo o, addirittura, alla violenza.


Cosa vogliono gli integralisti oggi?

I cattolici integralisti combattono contro la dipendenza del potere ecclesiastico al potere civile (quella che si chiama secolarizzazione). Per alcuni, inoltre, bisognerebbe ritornare ad alcune tradizioni liturgiche ormai in disuso, come la messa in latino.

Gli ebrei integralisti hanno sostanzialmente due obiettivi: il rifiuto del principio di laicità dello Stato e la formazione di uno stato ebraico corrispondente ai confini che la Bibbia stabilisce per il "Grande Israele".

Anche l'integralismo islamico vuole che la religione sia l'unica base delle leggi della comunità.
Movimenti fondamentalisti e integralisti sono presenti oggi in quasi tutti i paesi islamici: essi affermano che i precetti religiosi devono essere integralmente applicati nella legislazione degli stati. Il contatto con la cultura occidentale è visto come perdita d’identità e soprattutto si teme che la religione perda la sua influenza e la centralità nella vita sociale.
Queste posizioni sono più presenti nel mondo islamico che in altri ambiti religiosi perché il Corano contiene esplicitamente norme per regolare la vita civile e la politica.
L'Islam delle origini, infatti, era una teocrazia, cioè una religione e al tempo stesso una forma di governo. Maometto e i primi califfi erano capi religiosi e insieme leader politici.
I fondamentalisti vedono nella fase più antica dell'Islam (il periodo trascorso dal Profeta a Medina) una specie di età dell’oro.
All'origine dei movimenti integralisti islamici ci sono quindi motivazioni profonde, non soltanto religiose, ma soprattutto politiche.

E' diffusa l'idea che la civiltà del mondo islamico per molti secoli sia stata sopraffatta e umiliata da quella occidentale e che questo abbia portato povertà e subordinazione. Nella loro opposizione ai valori della modernità, gli integralisti islamici appoggiano le forme di tradizionalismo più arretrate, come il rifiuto di ogni forma di emancipazione delle donne e le pratiche più arcaiche di giustizia tribale.
In sostanza rifiutano il lungo percorso di modernizzazione che molti stati islamici hanno intrapreso nellultimo secolo adattando le loro legislazioni alle nuove istanze della società.
Le fazioni islamiste rappresentano un fattore d’instabilità per gli stessi stati musulmani e sono diventate anche un pericolo mondiale dal momento in cui i gruppi più radicali hanno dichiarato una sorta di guerra del terrore contro obiettivi occidentali.
Si tratta di movimenti minoritari, ma pericolosi, che creano sospetto e paura e rendono difficili i rapporti fra gli stati e l’integrazione all'interno della società stessa.

mercoledì 20 settembre 2017

RIASSUNTO QUINTO CANTO PURGATORIO

E' il canto di Pia de' Tolomei, inserita da Dante nel Purgatorio, fra i morti di morte violenta.

Dante e Virgilio riprendono a camminare, ma una delle anime si accorge che Dante ha l'ombra e lo indica. Dante si ferma, mentre Virgilio lo esorta ad andare avanti.
Arriva  un altro gruppo di anime che cantano il salmo "Miserere" e poi domandano perché Dante abbia l'ombra. Virgilio ne spiega la ragione e li invita a parlare con Dante che potrà aiutarli raccontando la loro condizione ai familiari e, grazie alle preghiere di suffragio, far diminuire la loro permanenza in Purgatorio.
Sempre continuando a camminare le anime spiegano di essere i morti "per violenza altrui" e di essersi convertiti alla fede tardivamente.

Uno tra loro inizia a parlare: è Jacopo del Cassero, politico di Fano, ucciso dai sicari di Azzo, signore di Ferrara.
Dopo di lui si fa avanti il ghibellino Buonconte da Montefeltro, morto nella battaglia di Campaldino e adesso dimenticato da tutti i familiari. Buonconte racconta le circostanze della sua morte, in cui un angelo e il diavolo si contesero il suo corpo. Il diavolo poi, provocando un'improvvisa alluvione, fece in modo che il suo corpo fosse trascinato nell'Arno e mai più ritrovato.

Il canto termina con le parole pronunciate da Pia de' Tolomei, nobildonna senese, uccisa dall'uomo che aveva sposato.

lunedì 18 settembre 2017

RIASSUNTO GRUPPI SANGUIGNI E TRASFUSIONI

Trasfusione di sangue: introduzione nel corpo di un RICEVENTE di sangue proveniente da un DONATORE.
Il sangue deve essere compatibile, altrimenti i globuli rossi del donatore vengono attaccati dalle difese del ricevente che, non riconoscendoli, li fa agglutinare (cioè gli anticorpi fanno aggregare insieme i globuli rossi--> è molto pericoloso, il sangue si ispessisce e si può morire).


  • 1a regola per le trasfusioni: ricevere sangue dal proprio gruppo
  • 2a regola: ricevere sangue che non contenga antigeni contro i quali reagiscono gli anticorpi del proprio gruppo. 


Cosa sono gli antigeni?--> Sostanze che stimolano la produzione di anticorpi

Ci sono 4 gruppi sanguigni A, B, AB e 0 (zero) che si distinguono per la presenza dell'antigene A e B e per i corrispondenti anticorpi.




GRUPPO A: i globuli rossi sulla superficie hanno gli antigeni A e il plasma contiene gli anticorpi contro gli antigeni B (anti B).
Riceve da A e da 0. 
Dona a A e AB

GRUPPO B: i globuli rossi sulla superficie hanno gli antigeni B e il plasma contiene anticorpi contro gli antigeni A (anti A).
Riceve da B e da 0.
Dona a B e AB

GRUPPO AB: i globuli rossi hanno sulla superficie gli antigeni A e B. Il plasma non contiene anticorpi contro gli antigeni A e B. Sono i riceventi universali.
Riceve da tutti i gruppi sanguigni.
Dona solo ad AB.

GRUPPO 0: I globuli rossi non hanno antigeni (né A né B) e il plasma contiene anticorpi sia contro A che contro B. Sono i donatori universali.
Riceve solo da 0.
Dona a tutti i gruppi sanguigni.








Fattore RH
E' un tipo di antigene (esattamente come A e B) presente sui globuli rossi. Non tutti hanno questo antigene (è ereditario). Se lo si possiede si dice che si è RH+ (RH positivo) se non lo si possiede si è RH- (RH negativo).

Per quanto riguarda la trasfusione il positivo (RH+) non può donare ad un negativo (RH-) perché aggiungerebbe questo antigene al sangue del ricevente.
Il negativo, invece, può donare a tutti perché non aggiunge nulla al sangue del ricevente.
La popolazione mondiale è circa 85% RH+ e 15% RH-



mercoledì 13 settembre 2017

RIASSUNTO APPARATO RESPIRATORIO

Funzione respiratoria: rifornire di ossigeno tutte le cellule, gli organi e i tessuti del nostro corpo ed eliminare l'anidride carbonica.

Ossigeno--> entra nel nostro corpo attraverso le vie respiratorie, va nei polmoni e da qui raggiunge tutte le cellule grazie alla circolazione sanguigna.
Il nostro corpo ha bisogno continuamente di rifornirsi di ossigeno perché il nostro corpo non è in grado di creare riserve di ossigeno.

Vie respiratorie--> naso, bocca, laringe, faringe, trachea, bronchi, bronchioli

Naso: l'aria che entra nel naso si riscalda, diventa più umida e viene filtrata dai peli e dalle mucose nasali.
Bocca: l'aria che entra dalla bocca non è né riscaldata né filtrata, per questo è meglio respirare dal naso.
Faringe: dal naso/bocca l'aria passa nella faringe (che mette in comunicazione naso e bocca) e poi nella-->
Laringe: che contiene le corde vocali e l'epiglottide ed è collegata alla-->
Trachea: che è un tubo lungo circa 12 cm, costituito da anelli di cartilagine che si biforca in due rami--> i
Bronchi: che penetrano nei polmoni e si suddividono in canali sempre più piccoli, i cosiddetti--->
Bronchioli: che terminano in piccolissimi sacchetti chiamati alveoli polmonari in cui avviene lo scambio di gas.

Polmoni
Sono organi elastici e spugnosi che si trovano nella cassa toracica. Il polmone destro è più grande del sinistro ed è diviso in 3 lobi (il sinistro in 2). I polmoni sono avvolti da una membrana protettiva chiamata pleura. Tra i polmoni e la pleura scorre un liquido lubrificante che permette ai polmoni di dilatarsi senza attrito contro la gabbia toracica.
I polmoni sono organi passivi perché non hanno muscoli, non possono muoversi da soli.
E' il diaframma, insieme ai muscoli intercostali e addominali, a permettere la respirazione.

Movimenti respiratori
Sono 2 e costituiscono l'atto respiratorio--->

  • inspirazione: l'aria entra nei polmoni-->il diaframma si abbassa, le costole si sollevano e si allargano permettendo ai polmoni di riempirsi di ossigeno
  • espirazione: l'aria esce dai polmoni-->il diaframma è spinto verso l'alto, la cassa toracica si riduce e i polmoni si svuotano

Capacità polmonare: la massima quantità d'aria che può essere contenuta nei polmoni. Di norma immettiamo circa 1/2 litro d'aria ad ogni inspirazione, anche se la capacità polmonare è molto più alta. 

martedì 12 settembre 2017

RICERCA SUL SENATO ROMANO

Nell'antica Roma il Senato era un'assemblea politica molto autorevole ed era inizialmente formata solo da ricchi uomini anziani (da qui il nome Senato=senex--> in latino significa vecchio/anziano) chiamati patres.

Età monarchica
La tradizione dice che fu Romolo, fondatore di Roma, a istituire il Senato romano, componendolo di 100 patres, cioè dei 100 capifamiglia delle 100 gentes romane originarie.
In questo periodo il Senato aveva il compito di supportare il re, di aiutarlo e consigliarlo nelle decisioni da prendere nel governare della città.
Era il re stesso a scegliere i senatori che rimanevano in carica a vita (a meno di gravi inadempienze che portavano alla decadenza della carica).

Età repubblicana
Quando cadde la monarchia e si instaurò la Repubblica (509 a.C.), il Senato divenne l'organo politico più importante insieme ai consoli che, oltre ad avere il potere di convocare il Senato, potevano anche decidere chi aveva le caratteristiche adatte per diventare senatore e chi invece era da escludere.

Per accedere alla carica di senatore bisognava comunque aver intrapreso la carriera politico-militare (cioè il cursus honorum) e si rimaneva in carica a vita.
Durante l'età repubblicana i senatori davano pareri al magistrato prima che questi prendesse delle decisioni, controllavano l'operato dei consoli e delle altre magistrature, proponevano leggi ed esaminavano i conti dello stato.
All'inizio del periodo repubblicano il numero dei senatori fu portato a 300 membri; Silla, nell'80 a.C, lo innalzò fino a 600. Sotto Giulio Cesare i senatori diventarono addirittura 1000.

Età imperiale
Durante il periodo imperiale  il senato perse via via la sua originaria importanza, divenendo strumento puramente formale--> ciò significa che l'imperatore ascoltava i consigli dei senatori, ma poi agiva come meglio preferiva...
Anche per questa ragione durante il principato di Augusto il numero dei senatori scese a 600, mentre sotto Costantino la carica di senatore divenne un "semplice" titolo onorifico che permetteva privilegi fiscali, ma non aveva quasi più funzione politica/consultiva.
Con Giustiniano saranno insigniti senatori gli illustres (di cui si entrava a far parte per aver ricoperto importanti cariche amministrative o per concessione imperiale).

La Curia Giulia fatta costruire da Giulio Cesare
Dove si riuniva il Senato?
Il Senato romano si poteva riunire solo in luoghi consacrati-->generalmente nella Curia.
Le cerimonie per il nuovo anno avvenivano nel tempio di Giove Ottimo Massimo mentre gli incontri di argomento bellico avevano luogo nel tempio di Bellona.

Le sedute
Le sedute del Senato si distinguevano in ordinarie (che si tenevano alle Calende, alle None e alle Idi di ogni mese) e straordinarie (che erano convocate dai consoli e in loro assenza dai pretori e dai tribuni della plebe).
Le decisioni erano considerate valide e il decreto del senato diventava esecutivo se si verificavano queste condizioni:

  • i senatori si riunivano in uno dei luoghi deputati alle riunioni 
  • le sedute terminavano prima del tramonto e non iniziavano prima dell’alba
  • era presente il numero minimo di senatori necessario
  • nessun tribuno della plebe aveva opposto il veto alla decisione

La votazione
Come votava il Senato?
Prima di procedere alla votazione di una legge si apriva una lunga discussione in cui parlavano per primi i senatori di rango più elevato, poi tutti gli altri.
Per esprimere la preferenza i senatori si spostavano dalla parte di coloro di cui condividevano l'opinione.
Le decisioni venivano prese a maggioranza dei voti espressi.
Al termine della seduta una commissione di senatori (da 2 a 8) redigeva il rendiconto della seduta


Come erano vestiti i senatori?
I senatori si distinguevano, nell'abbigliamento, per una fascia di color rosso porpora (latus clavus) intessuta verticalmente nella tunica, per un anello d'oro e per i calzari rossi.

domenica 10 settembre 2017

BREVE RIASSUNTO DR. JEKYLL E MR. HYDE

Mr. Utterson è un avvocato londinese amico del dottor Jekyll, un medico che ha smesso di esercitare la professione per dedicarsi ad alcuni esperimenti nel proprio laboratorio casalingo.

Durante una passeggiata insieme all'amico Enfield, Utterson si trova a passare davanti ad un sinistro edificio attiguo alla casa di Jekyll.
Enfield spiega che in quella casa vive Mr. Hyde, un individuo dai modi poco gentili che una sera non solo si era scontrato con una bambina facendola cadere a terra, ma addirittura l'aveva calpestata senza curarsene. 
Questa notizia lascia Utterson sconcertato: in qualità di depositario del testamento dell'amico, sa che Jekyll ha disposto che alla sua morte tutti i suoi averi vadano proprio a Mr. Hyde. 
Utterson teme che Hyde abbia plagiato l'amico e vuole saperne di più circa questo individuo. 
Dopo una serie di appostamenti, finalmente riesce ad incontrarlo restando sconvolto dall'aspetto ripugnante dell'uomo. 

Qualche giorno dopo, durante un ricevimento, Utterson parla con franchezza a Jekyll, mettendolo in guardia da quella strana amicizia, ma viene prontamente rassicurato da Jekyll che afferma di avere tutto sotto controllo.
Circa un anno più tardi un uomo di nome Carew viene brutalmente assassinato e dell'omicidio è sospettato proprio Mr. Hyde che però sembra essersi volatilizzato nel nulla.
Il dottor Jekyll rassicura tutti sul fatto di non avere più visto Hyde e si dimostra più socievole di quanto non fosse stato negli ultimi tempi. 
Intanto un caro amico di Jekyll, il dottor Lanyon, cade improvvisamente ammalato e muore in brevissimo tempo. Utterson, insospettito da questa morte inspiegabile, cerca di capire cosa possa essere accaduto a Lanyon e, frugando nel suo appartamento, trova una lettera su cui è scritto che potrà essere aperta solo dopo la scomparsa di Jekyll. 

Una sera i domestici del dottore corrono a chiamare Utterson: Jekyll si è chiuso da giorni nel suo laboratorio e pensano gli sia accaduto qualcosa di terribile. 
Utterson e un domestico sfondano la porta del laboratorio e trovano un uomo a terra con una fiala in mano: è morto, ha uno strano aspetto e di sicuro non è Jekyll, anche se indossa i suoi abiti. Utterson trova sul tavolo una copia del testamento di Jekyll: il nome di Hyde è stato cancellato e il nuovo beneficiario è proprio Utterson.

Una volta a casa l'avvocato apre la lettera che aveva trovato nell'appartamento di Lanyon e capisce la vera natura degli esperimenti di Jekyll: grazie ad una pozione il dottore aveva portato alla luce la sua parte più nascosta e malvagia, Mr. Hyde appunto.
Col tempo, però, la parte cattiva aveva preso il controllo anche della parte buona e il dottore, non sapendo più come fermare le azioni delittuose di Hyde, aveva deciso di suicidarsi. 

sabato 9 settembre 2017

RIASSUNTO AGRICOLA TACITO

E' la biografia del suocero di Tacito, Giulio Agricola.
Scritta tra il 97 e il 98 d.C.
Tacito parla della carriera militare di Agricola e del fatto che avesse sempre collaborato con gli imperatori, buoni o cattivi che fossero, fino a diventare governatore della Britannia sotto Domiziano.
Tacito cerca di difendere il suocero, presentandolo come una vittima di Domiziano (quest'ultimo probabilmente lo aveva ucciso avvelenandolo), e si chiede se sia meglio contrastare un despota o sopportarne i soprusi per continuare a servire la patria, nell'interesse supremo dello Stato.
Tacito sceglie la seconda ipotesi e condanna sì la tirannide, ma anche coloro che vi si erano opposti morendo senza di fatto compiere nulla di buono per lo Stato (gli stoici).

Struttura e contenuti
La vita di Agricola è presentata in ordine cronologico, ci sono alcune notizie biografiche, ma poi si concentra sulla carriera del suocero.
Il discorso di Calgaco
Al consolato in Britannia è dedicata la parte più ampia della biografia.
Questa parte è preceduta da un excursus sulla geografia e sui popoli che abitavano questa regione.
Quando giunge a raccontare l'ultimo anno di consolato e la vittoria sui Caledoni il racconto si dilata perché vengono inseriti i discorsi dei due generali: quello di Calgaco (generale dei Caledoni) che accusa i Romani di grande brutalità e quello di Agricola che è invece un discorso più pacato.
Nei capitoli finali parla della gelosia di Domiziano per i successi di Agricola e dei sospetti sulla morte del suocero.
L'opera si conclude con un epitaffio (cioè con un bilancio generale della vita di Agricola).

Differenze con il genere della biografia
Non ci sono aneddoti, pettegolezzi, particolari curiosi sulla vita di Agricola.
Tacito mette in risalto soprattutto la vita pubblica dell'uomo, non quella privata.
Anche l'excursus geografico non è solitamente presente nelle biografie.
L'opera di Tacito assomiglia più ad una monografia storica anche per la presenza dei discorsi dei due generali.

Stile e modelli
Lo stile è nobile ed elevato.
I modelli sono Livio, Sallustio e Cicerone (per i capitoli finali)

venerdì 1 settembre 2017

BREVE RIASSUNTO L'ANELLO DI POLICRATE DI ERODOTO

Policrate aveva conquistato Samo con l'aiuto dei suoi due fratelli, Pantagnoto e Silosonte, e poi ne aveva ucciso uno ed esiliato l'altro così da avere tutto il potere nelle proprie mani.
La città si abbelliva e prosperava sotto il suo comando, ma Policrate era ambizioso e senza scrupoli e desiderava conquistare non solo il resto dell'isola di Samo, ma anche altre città del mare Egeo.
Ben presto la sua potente flotta seminò il terrore nelle terre vicine e molte città furono assoggettate dal tiranno. La sua fama e il suo potere crebbero moltissimo e per questo Policrate decise di stringere una solida alleanza con Amasi, re dell'Egitto, inviandogli molti doni.

Policrate era anche un uomo incredibilmente fortunato: tutto ciò che intraprendeva andava a buon fine e presto la sua fama si sparse in tutte le regioni vicine. Quando anche Amasi venne a sapere della sua continua fortuna, volle mettere in guardia l'amico scrivendogli una lettera in cui gli consigliava di liberarsi di qualcosa per lui molto prezioso per non suscitare l'invidia degli dei. Secondo Amasi, infatti, gli dei desiderano che nella vita di un uomo non vi siano solo sventure o solo fortune, ma un'alternanza fra queste due cose.
Policrate ritenne giusto il consiglio di Amasi e si fece portare al largo con una nave per gettare in mare un prezioso anello a cui era molto affezionato.
Effettivamente questa perdita causò in lui molto dispiacere.
Qualche giorno dopo, però, un pescatore che aveva preso un grosso pesce volle fargliene dono e i cuochi scoprirono che all'interno vi era niente meno che il prezioso anello che Policrate aveva gettato in mare.

Il re di Samo scrisse allora ad Amasi per narrargli l'incredibile vicenda e questi, ormai del tutto consapevole che Policrate non avrebbe potuto sottrarsi al proprio tragico destino, decise di rompere ogni legame e alleanza con l'amico per non doversi trovare poi coinvolto nella sua inevitabile rovina.