lunedì 27 marzo 2017

TRAMA SEI PERSONAGGI IN CERCA D'AUTORE

"Sei personaggi in cerca d'autore" è un'opera teatrale scritta da Pirandello e rappresentata per la prima volta nel 1921 a Roma.

Trama
La scena si apre su un palcoscenico vuoto: sono in corso le prove per uno spettacolo di Pirandello intitolato "Il giuoco delle parti".
Dopo l'ingresso della compagnia, si fa avanti l'usciere, annunciando l'arrivo di sei Personaggi che lo seguono con aria smarrita: sono il Padre, La Madre, il Figlio, la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina.
Il capocomico è risentito per l'interruzione. Interviene il Padre, rivelando che essi sono stati creati da un autore che ha poi negato loro una vita artistica e chiede di poter rappresentare su quel palco il dramma che avrebbero dovuto interpretare.
Il capocomico inizialmente rifiuta, ma la vicenda prende via via forma attraverso le battute dei Personaggi: il Padre aveva avuto un Figlio con la Madre (Figlio che era stato poi mandato a balia lontano dalla famiglia). Viveva con loro un segretario che aveva un debole, ricambiato, per la Madre. Il Padre, pur di vedere la moglie felice, lascia la famiglia affinché la donna possa rifarsi una vita col segretario. Da questa unione nascono in effetti 3 figli: la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina. In realtà il Padre non abbandonerà mai completamente la sua vecchia famiglia: cercando di mantenere vivo quel legame, spesso si recherà alla scuola frequentata dalla Figliastra per vederla uscire alla fine delle lezioni.
Ad un certo punto il segretario muore e la famiglia si ritrova in miseria. Per guadagnare qualche soldo la Figliastra e la Madre lavorano come sarte per Madama Pace che in realtà propone alla Figliastra di intrattenersi con degli uomini se non vuole che la Madre perda il lavoro.
Un giorno la figliastra si trova davanti come cliente il Padre che, riconoscendo la ragazza, riporta tutti a casa propria.
Viene poi ricreata la scena del retrobottega di Madama Pace e mentre si sta allestendo l'ambientazione, entra dal fondo del teatro proprio Madama Pace: una donna grassa e molto appariscente, con una sigaretta in mano e il ventaglio nell'altra.
Tutti gli attori fuggono dal palco, restano solo la Figliastra e la Madama che, parlando un po' italiano e un po' spagnolo, annuncia alla ragazza l'arrivo di un cliente.
Il capocomico è convinto della bontà del dramma e prova a farlo rappresentare dai suoi attori, ma la scena è troppo artificiosa, poco convincente e allora invita i Personaggi a rappresentare essi stessi la loro storia.
La scena del retrobottega va avanti fino a quando entra in scena la Madre che separa il Padre e la Figliastra per impedire che il fatto si consumi.
Intanto Madama Pace esce di scena.
L'azione si interrompe poco dopo perché un macchinista fa calare per sbaglio il sipario.

L'azione riprende in un'ambientazione diversa: siamo in un giardino dove la Madre trova la Bambina affogata in una vasca e vede dietro un albero il Giovinetto che, con una pistola in mano, assiste alla scena. Si sente partire un colpo d'arma proprio da dietro l'albero. Il ragazzo viene quindi portato in scena, senza capire se sia ferito, vivo oppure morto.
In quella concitazione, si accende una luce fortissima sul palco.
Il capocomico, come risvegliatosi da un sogno, manda via tutti, adirato per aver perso una giornata intera di prove.

Ma dietro il fondo della scena si accende una luce verde che proietta quattro grandi ombre - quelle del Padre, della Madre, del Figlio e della Figliastra.
Il capocomico fugge spaventato.
Spento il riflettore escono dal fondo il Padre, la Madre e il Figlio, che si fermano in mezzo al palcoscenico. Ultima ad uscire è la Figliastra che, con una risata stridula, scompare dalla scena.





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