giovedì 24 novembre 2016

RIASSUNTO IL PRINCIPE DI MACHIAVELLI

La data di composizione dell'opera è incerta, forse tra il luglio e il dicembre del 1513.
Sicuramente posteriore è la dedica a Lorenzo de' Medici (1515/1516) e il capitolo finale.

I precedenti
Già nel Medioevo c'erano stati tentativi di definire le caratteristiche che doveva avere un principe, ancora di più questo si verificò nel '400 con l'affermarsi delle Signorie. Lavori come "De Vero Principe" di Battista Platina o "De principe liber" di Giovanni Pontano testimoniano questa tendenza.
Machiavelli da un lato si riallaccia a questa tradizione e dall'altra la rovescia--> Machiavelli non si propone di scrivere le virtù ideali che un Principe dovrebbe avere (clemenza, mitezza, giustizia, fedeltà alla parola data) come avevano fatto i suoi predecessori, ma propone al Principe dei mezzi che possono garantirgli la conquista e il mantenimento del potere. Se le esigenze lo richiedono, dunque, il Principe potrà essere anche non buono, crudele, bugiardo, etc.

Struttura e contenuti del Principe
E' un'opera abbastanza breve: 26 capitoli, con titoli in latino.
Può essere divisa in 6 sezioni-->

  1. capitoli I-XI: Machiavelli illustra vari tipi di principato e i mezzi per conquistarli e mantenerli. Ci sono principati ereditari e altri che possono essere nuovi-->questi ultimi possono essere conquistati o con le virtù, o con le armi proprie, con la fortuna o con le armi altrui. Parla anche di coloro che ottengono il potere con la scelleratezza--> la crudeltà può essere usata bene (e può portare a vantaggi per i sudditi) o essere usata male (e può portare vantaggi solo per il sovrano). Si parla anche dei principati ecclesiastici in cui l'autorità è di tipo religioso.

  2. capitoli XII-XIV: qui tratta delle milizie--> secondo Machiavelli non andavano bene gli eserciti mercenari che allora c'erano in Italia, perché secondo lui combattendo solo per denaro erano causa di debolezza e sconfitta. Per lui la forza di uno stato consisteva proprio nell'avere un esercito forte, costituito dai cittadini armati che combattessero quindi per i propri interessi. 

  3. capitoli XV-XXIII: atteggiamento del principe nei confronti dei sudditi

  4. capitolo XXIV: cause per cui i principi italiani hanno perso i loro stati--> è stato a causa dell'ignavia (indolenza) dei principi, che non hanno saputo prevedere la tempesta futura. 

  5. capitolo XXV: rapporto fra virtù e fortuna--> il politico deve essere in grado di far fronte ai rivolgimenti improvvisi della fortuna

  6. capitolo XXVI: esortazione ad un principe nuovo che sappia porsi a capo del popolo italiano e lo liberi "dai barbari".



2 commenti:

  1. perchè dice che è divisa in tre sezioni ma poi nella descrizione ne elenca 6?

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    Risposte
    1. Un refuso :-)
      Correggiamo subito! Mille grazie per la segnalazione!

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