venerdì 29 aprile 2016

TESINA SULL'ENERGIA

Storia=Destra e sinistra storica (industrializzazione italiana)
Geografia=Gli USA (si collega alla centrale idorelettrica)
Italiano=Carducci "Alla stazione una mattina d'autunno"
Inglese=Breve saggio su Albert Einstein
Francese=L'Energie Nucleaire en France
Scienze=I moti e l'energia
Tecnologia=La centrale idroelettrica
Arte=Lo stile Liberty
Musica=Giuseppe Verdi e il melodramma



ALTERNATIVE

Italiano=D'Annunzio
Italiano= Verga
Tecnica= altri tipi di energia (eolica, solare, biomassa, etc.)




giovedì 21 aprile 2016

RIASSUNTO GIANNOTTO DI CIVIGNI'

Giannotto di Civignì



II novella, I giornata     


La novella è narrata da Neifili e racconta di un mercante parigino, Giannotto di Civignì, grande amico di un mercante ebreo di nome Abraam. Giannotto vorrebbe che il suo amico diventasse cristiano, abbandonando la fede ebraica, ma questi non vuole saperne.
Dopo lunghe discussioni, e vista l'insistenza di Giannotto, Abraam si convince a valutare la conversione, ma, prima di farlo, vuole andare a Roma per vedere se il papa e i cardinali si comportino davvero secondo i precetti della religione cristiana.
A sentir questo, Giannotto perde le speranza di veder convertito l'amico: egli conosce bene il comportamento degli uomini di chiesa e cerca di convincerlo a non partire, ma Abraam si mostra irremovibile e parte per Roma col benestare dell'amico.

Giunto in città, Abraam ha subito modo di rendersi conto che tutti i prelati, dal papa ai cardinali fino all'ultimo parroco di periferia, sono affetti da vizi e si macchiano, senza rimorso, dei peggiori peccati.
Quando ritiene di aver visto abbastanza, torna a Parigi dove incontra Giannotto per esporgli le sue considerazioni: nonostante gli uomini di chiesa agiscano nel peggiore dei modi e rappresentino un cattivo esempio per i fedeli, la religione cristiana continua ad avere un grande seguito presso tutti i popoli. Ne ha dedotto che dietro a tutto ciò ci sia l'opera dello Spirito Santo e si è convinto, proprio per questo sostegno spirituale, che sia quella cristiana la migliore fra tutte le religioni.
Così, pronto per la conversione, va con Giannotto a farsi battezzare, prendendo il nome di Giovanni.

martedì 19 aprile 2016

ANALISI DEL BARONE RAMPANTE DI CALVINO

Il Barone Rampante, scritto da Italo Calvino, fu pubblicato per la prima volta nel 1957.

L'argomento in breve
Cosimo Piovasco di Rondò è un ragazzino di famiglia nobile, che decide, per un puntiglio, di andare a vivere su un albero e di non tornare mai più alla vita normale. Sugli alberi trascorrerà infatti la sua intera esistenza, vivendo incredibili avventure.

Tempo
Il tempo è determinato: le vicende del romanzo sono ambientate alla fine del 1700.
Cosimo inizia la sua vita sugli alberi all'età di 12 anni, precisamente il 15 Giugno del 1767, e vi resterà fino all'età di 65 anni. Il romanzo si chiude dopo il passaggio di una mongolfiera, quando di Cosimo Piovasco di Rondò non si saprà più nulla.

Luoghi
I luoghi sono immaginari, ma realistici.
All'inizio il romanzo è ambientato nella tenuta di Ombrosa, un piccolo paese immaginario della Liguria.
Il protagonista, nel corso della sua vita (sempre e soltanto spostandosi sugli alberi) viaggerà anche in Francia e in Spagna.


I Personaggi

Il protagonista è Cosimo.
All'inizio è un ragazzino, figlio di un barone, da cui erediterà il titolo nobiliare.
Sarà quindi un "barone rampante" cioè un barone "arrampicato" per tutta la vita: sua dimora saranno i rami e le fronde degli alberi, i vestiti li metterà insieme lui stesso, a seconda della stagione e della necessità.
Cosimo rivela in tutto il romanzo un carattere deciso e testardo. Sin dall'inizio, quando si ribella all'autorità paterna per un capriccio, fino a restare fermo nella sua decisione di non scendere più dagli alberi nemmeno per morire.. preferirà infatti farsi portare via da una mongolfiera e non dare più notizie di sé.

Viola
E' la figlia dei Marchesi d'Ondariva, vicini di casa di Cosimo. E' la ragazza di cui Cosimo si innamora e di cui sarà sempre innamorato per tutta la vita.
Viola ha un carattere particolare, è capricciosa in alcuni momenti, mentre in altri dimostra di essere molto matura.
Rimarrà fedele a Cosimo fino a quando lo abbandonerà per paura della Rivoluzione.

Biagio
E' il fratello minore di Cosimo (è più piccolo di 4 anni). Biagio è molto attaccato a Cosimo, gioca con lui, si arrampica sugli alberi per stargli vicino, ha un carattere docile e mansueto, tanto che Cosimo riesce a manipolarlo e a fargli commettere piccoli atti di ribellione.

Madre di Cosimo
E' la Generalessa Corradina che, pur avendo modi piuttosto bruschi, continua ad amare molto il figlio, prendendosi cura di lui anche a distanza.

Padre di Cosimo
E' il Barone Arminio Piovasco di Rondò il vero antagonista di Cosimo.
Un uomo che tiene molto all'immagine e che si vergognerà profondamente della scelta del figlio, preoccupandosi più delle conseguenze dal punto di vista dinastico che di avere un figlio lontano. Trascorrerà gli ultimi anni della sua vita chiuso in sé stesso, trovando pace solo nella morte.

Battista
E' la sorella di Cosimo, anche lei di carattere ribelle. Dopo la rottura col suo fidanzato, il Marchesino, verrà costretta dal padre a condurre una vita monacale.
Sposerà infine il Contino di Estomac.

Abate Fauchelafleur
Vecchietto che vive con la famiglia Ondariva, prendendosi cura dei fratelli di Viola.
Di spirito rivoluzionario, viene arrestato perché trovato in possesso di pubblicazioni inneggianti alla rivolta. Finisce la sua vita in convento.

Cavalier Avvocato Enea Silvio Carrega
Amministratore delle terre degli Ondariva. Sta sempre sulle sue, non si conosce molto del suo passato ed è coinvolto in diverse vicende. Parla raramente ed è distaccato da tutti i discorsi. Muore decapitato mentre cerca di salire sulla barca dei pirati.



Temi del romanzo/messaggio


  • Affermazione della libertà personale, coraggio, perseveranza nei propri ideali, contrapposizione ragione/pazzia
  • Tema della fuga, della sete di scoperta, alienazione e critica nei confronti della società e delle sue convenzioni
  • Ecologia  (primi abbozzi)
  • Componente illuministica: partecipare alla storia, ma con il dovuto distacco (come Cosimo che dall'alto dei rami, è partecipe degli avvenimenti contemporanei, ma da una prospettiva distaccata)


Narratore, stile, fabula e intreccio

Narratore
Il libro è narrato in terza persona, il narratore è interno (è Biagio, il fratello di Cosimo), di primo grado.
Calvino sceglie di proposito un narratore non onnisciente, perché così gli è possibile creare quell'alone di mistero che circonda Cosimo e che lo caratterizza come personaggio.

Stile
Il linguaggio è scorrevole, privo di lunghe descrizioni o riflessioni in cui prevale il discorso diretto.
Il tono è umoristico e colloquiale.
A livello lessicale sono presenti elementi di lingue straniere (francese e tedesco)

Fabula e intreccio
Fabula e intreccio non coincidono: la storia è narrata in flash-back dal fratello Biagio, che scrive la vita di Cosimo su un quaderno, dopo la sua morte e quando ormai è vecchio anche lui.

Qui la trama del libro 

venerdì 15 aprile 2016

TESINA SU DANTE E DIVINA COMMEDIA

STORIA=Unità d’Italia (si collega con Dante e il frazionamento del territorio in comuni/città/macro aree che rimase pressoché uguale da allora fino all’unità d’Italia)
GEOGRAFIA=Gerusalemme - Palestina/Israele
ITALIANO=Divina Commedia (volendo collegarla al programma di terza si può parlare del volgare di Dante e della questione della lingua in Manzoni)
INGLESE= Confronto Dante e Tolkien  (qui una tesina di esempio)
FRANCESE=Gustave Dorè
SCIENZE=La struttura interna della Terra
TECNOLOGIA=ICommedia - Dante nell’era dell’ipad 
ARTE=Gustave Dorè (pittore e incisore francese noto soprattutto per le illustrazioni della Divina Commedia)si può esporlo in francese in modo da unire le due materie
MUSICA=Musica liturgica (riferimenti musicali in Dante)



ALTERNATIVE

Storia=Situazione politica attuale/corruzione (collegabile, ma il discorso sull’attualità è "scomodo”)
Inglese= Il Grand Tour
Scienze= Astronomia in Dante/Sistema solare  
Arte=Divina Commedia a fumetti

mercoledì 13 aprile 2016

SAGGIO BREVE SU PARINI

Alcuni temi da esporre in un tema o un saggio breve su Parini



Parini e l'ecologia

In un saggio breve che vi chieda di mettere in relazione Parini e l'ecologia potete trattare queste tematiche:

  • Teorie fisiocratiche
  • Elogio della vita campestre vs vita cittadina
  • Modernità di Parini che vede la città in modo negativo: per lui è un luogo insalubre, un turbinio di folla e rumore, centro di traffici e commerci che portano all'amore per il lusso e quindi alla corruzione dei costumi.
  • Possibile collegamento con Calvino ("Le città invisibili")


Opere specifiche su questo tema
"Salubrità dell'aria"

Titoli possibili
Progresso e poesia in Parini
Il poeta ecologista
Parini, poeta della salubrità
Parini, poeta dell'ecologia
L'ecologia al tempo di Parini
Le tematiche ecologiste nella poesia di Parini



Parini e la nobiltà

  • Parini considerava i nobili come una classe oziosa, inutile nella società contemporanea. I nobili non apportavano nulla alla società, né sul piano culturale né su quello economico.
  • Dietro al giudizio di Parini sui nobili ci sono gli ideali dell'Illuminismo e della Rivoluzione Francese: uguaglianza fra gli uomini, giustizia per tutti, rispetto della libertà.
  • Parini non vuole distruggere la classe nobiliare, ma ri-educarla alla sua antica funzione sociale, ai valori positivi dell'antica classe aristocratica.
  • Le classi umili per il poeta milanese devono eseguire il lavoro manuale e fare fatica. Ai nobili spetta il compito di offrire un modello morale ed educativo.

Opere su questo tema 
"Il Giorno"
"Dialogo sopra la nobiltà"

Titoli possibili
Parini, moderato rinnovatore o un rivoluzionario?
La rinnovata nobiltà nel pensiero di Parini
Parini e la nobiltà: una classe da riformare
Parini e la critica sociale
La società ideale nel pensiero del Parini


Parini e l'Illuminismo

Respinge alcuni tratti dell'Illuminismo francese

  • le posizioni troppo antireligiose 
  • l'edonismo eccessivo
  • ritiene indegne le guerre di religione e definisce barbarie i roghi degli ebrei e degli eretici
Accoglie dell'Illuminismo
  • I principi egualitari
  • l'amore per l'umanità in generale
  • la solidarietà dell'uomo verso i suoi simili
  • l'impegno per alleviare povertà e sofferenza
  • il culto della scienza (perché migliora la vita sociale e la pubblica felicità)
  • le scoperte scientifiche sono fonte di benessere e progresso per l'umanità 
Opere sul tema
Tutte le odi illuministiche di Parini


Titoli possibili
Parini, un illuminista moderato
Parini, un poeta dell'illuminismo
L'Illuminismo italiano in Parini
Parini fra classicismo e illuminismo





lunedì 11 aprile 2016

TESINA SU NAPOLI

Geografia=Il Sud America (Brasile o Uruguay—>Garibaldi, eroe dei due mondi)
Storia=Unità d'Italia
Italiano=Leopardi “La Ginestra”
Inglese=Cimitero degli inglesi a Napoli (al link articolo in inglese di Jeff Matthews)
Francese=Excursus storico dominazione francese su Napoli 
Scienze=Il Vulcanesimo
Tecnologia=Lo zolfo
Arte= Il liberty napoletano
Musica= Pino Daniele “Napul'è”
Ed. Fisica=Il calcio



ALTERNATIVE

Storia=Le quattro giornate di Napoli
Storia=La questione meridionale e il governo Giolitti
Francese=Bonaparte a Napoli


mercoledì 6 aprile 2016

ANALISI POESIA IL LAMPO GIOVANNI PASCOLI

Il Lampo - Giovanni Pascoli - Myricae 


E cielo e terra si mostrò qual era: 

la terra ansante, livida, in sussulto; 
il cielo ingombro, tragico, disfatto: 
bianca bianca nel tacito tumulto 
una casa apparì sparì d'un tratto; 
come un occhio, che,largo,esterrefatto, 
s'aprì si chiuse, nella notte nera.


Parafrasi
Il cielo e la terra si mostrarono com'erano:
la terra ansimante, scura, scossa da tremiti;
il cielo carico di nuvole, cupo, sconvolto;
una casa bianchissima apparve e scomparve all'improvviso in quella bufera silenziosa;
simile ad un occhio che, dilatato e sbigottito, si apre e si chiude nel buio della notte.


Analisi metrica 
La poesia è costituita da due strofe (un verso-strofa e una sestina) che rimano 
A-BCBCC-A con una struttura ritmica ad anello (rima baciata nel verso 1 e 7)

Figure retoriche
Climax ascendente=  serie di termini disposti in ordine di intensità di significato 
v.2 "ansante, livida in sussulto
v. 3 "ingombro, tragico, disfatto"
v.6 "largo, esterrefatto
Ellissi (del verbo essere)= v. 2 e v. 3
Anastrofe= v. 4 "bianca bianca, nel tacito tumulto/una casa apparì"
Ossimoro= v. 4 "tacito tumulto"
Paronomasia/Antitesi= v. 5 "apparì sparì
Similitudine= "come un occhio"
Enjambement =v. 6 "esterrefatto,/s'aprì"
Allitterazione=  
v. 6 della "r" in largo e esterrefatto
v. 7 della n in  "notte nera"
Antitesi= v. 7 "s'aprì si chiuse


Commento
Attraverso una sequenza di immagini, il poeta descrive l'avvicinarsi di un temporale: un cielo carico di nuvole nere, un lampo che squarcia il cielo e illumina improvvisamente una natura sconvolta, una terra viva, in angosciosa attesa per ciò che sta per succedere. 
E altrettanto vivo sembra essere il cielo, non solo carico di nuvole, ma addirittura tragico, perché presagisce un imminente disastro.
Il climax ascendente posizionato in questo punto serve proprio ad accrescere la sensazione di attesa per lo sconvolgimento che seguirà il lampo.  
La casa, che appare all'improvviso (d'un tratto), è connotata dal raddoppiamento dell'aggettivo "bianca" che, come superlativo,  ha appunto la funzione di rafforzare sia la repentinità dell'apparire della casa sia il contrasto con il buio circostante (notte nera)

Nella poetica pascoliana la casa rappresenta la famiglia, gli affetti più intimi; è il nido che offre rifugio, a cui viene spesso contrapposto un "fuori" tragico, ostile e sconvolgente. 
Il contrasto è sottolineato dai repentini cambi di luce del paesaggio e dalla brevità dello squarcio di luce che illumina la notte (evidenziata dai 4 verbi usati in antitesi ai vv. 5 e 7 apparì sparì - s'aprì si chiuse). 
Come accade in altre poesie quali Il Tuono e Il Temporale, la lirica è costruita su una serie di sensazioni - in questo caso visive - che non descrivono semplicemente degli eventi meteorologici, ma evocano simbolicamente un significato più nascosto: la condizione stessa dell'uomo, il suo essere fragile di fronte alle forze ostili della natura.