lunedì 24 agosto 2015

TRAMA IL BUIO OLTRE LA SIEPE DI HARPER LEE

Il romanzo, ambientato nell’america sudista degli anni ’30, racconta le vicende della piccola Scout Finch e di suo fratello Jem. I due ragazzi sono orfani di madre e vivono con il padre Atticus a Maycomb, una piccola cittadina dell’Alabama, insieme alla domestica di colore Calpurnia.
Un’estate Scout e Jem fanno amicizia con Dill, un ragazzino che trascorre le vacanze in città e che trasmette loro la curiosità su di un vicino, tale Arthur Radley- detto Boo-, che non esce mai di casa e che sembra molto misterioso. I tre si ritrovano spesso a spiarlo, cercando di capire cosa faccia e come trascorra le sue giornate.
Intanto Atticus Finch, avvocato piuttosto noto in città, accetta di difendere Tom Robinson, un uomo di colore accusato di aver violentato una ragazza bianca, Mayella Ewell. Proprio per la decisione del padre, da questo momento i due ragazzi dovranno fare i conti con gli insulti e il disprezzo degli altri cittadini.

Durante il processo Atticus riesce a dimostrare che Tom non ha commesso alcuna violenza: Mayella si è appartata volontariamente con Tom, ma, dopo essere stata sorpresa dal padre, cerca di salvarsi dalla vergogna e dalle percosse, accusando il nero di averla violentata. 
Nonostante l’evidenza, la giuria, interamente composta da cittadini bianchi, condanna Tom che morirà poi per un colpo d’arma da fuoco mentre tenta di fuggire dalla prigione.

Bob Ewell, a cui non erano andate giù le insinuazioni di Atticus, si vendica a modo suo, aggredendo in strada Scout e Jem  mentre tornano a casa dopo una festa di Halloween. 
In loro aiuto giunge proprio Boo Radley che li salva dall’aggressione e, ferisce a morte Ewell.
Boo riporta a casa i ragazzi e lo sceriffo, per non danneggiarlo, porta avanti la versione che Ewell si sia ferito da solo, inciampando su una radice. 

L’episodio dell’aggressione chiarisce infine la vera personalità del misterioso vicino: Boo non ha nulla di strano o pericoloso, è solo un uomo un po’ riservato, ma dall’animo gentile che, proprio come avevano fatto Scout, Jem e Dill, aveva imparato a conoscere i ragazzi osservandoli dalla finestra della propria casa, mentre loro spiavano lui nascosti in giardino. 

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