lunedì 19 maggio 2014

RIASSUNTO SUI PIRATI

La pirateria è un fenomeno che risale a moltissimi anni fa: già al tempo dei Greci e dei Romani c'erano pirati nel Mar Mediterraneo (gli stessi Etruschi erano, all'inzio, predatori abilissimi), poi nell' 800 e nel 900 d.C. ci furono le incursioni vichinghe nel Mare del Nord e quelle dei Saraceni lungo le coste del Mediterraneo.
Mappa del Mar dei Caraibi
Dopo la scoperta dell'America alcuni di questi pirati ottennero una specie di "patente di corsa", cioè venivano autorizzati dai sovrani ad assaltare altre navi per impossessarsi delle merci. Per questo i pirati vengono chiamati anche "corsari" e si differenziano dai pirati soprattutto per il fatto che, se catturati, i "corsari" (essendo al servizio del re) venivano considerati prigionieri di guerra e quindi imprigionati, mentre i pirati (che agivano per tornaconto personale) venivano giustiziati brutalmente.
La "guerra di corsa", promossa principalmente da Olanda, Inghilterra e Francia, si rivolse soprattutto contro il predominio commerciale degli Spagnoli che da tempo viaggiavano per mare alla ricerca di merci e territori nuovi da colonizzare. Uno dei corsari più famosi è stato il marinaio inglese Francis Drake che, nel 1577, ricevette ufficialmente l'incarico dalla regina d'Inghilterra, Elisabetta I, di attaccare le navi spagnole che passavano nel Mar dei Caraibi.
Drake, navigatore esperto, audace e particolarmente intraprendente, a 22 anni era già capitano di vascello e venne poi nominato baronetto per aver egregiamente servito la corona inglese.
Nel 1600 alcuni coloni europei si stabilirono all'isola di Tortuga, nel Mar dei Caraibi, che da allora è conosciuta per essere stato il più famoso covo di pirati della storia. Addirittura i pirati che qui si erano radunati si diedero un codice etico (Code of the Brethen States) che conteneva regole generali di comportamento, valide per tutte le navi pirata che agivano nel mare caraibico.
I pirati che avevano fatto di Tortuga la loro base erano soliti cuocere la carne su griglie chiamate "boucan" e per questo vennero chiamati anche bucanieri. Il più famoso bucaniere fu Henry Morgan. Un altro modo di chiamare i pirati che infestarono il Mar dei Caraibi è "filibustieri" termine che deriva dallo spagnolo filibustéro, a sua volta derivante da una parola olandese.
Comunque li si volesse chiamare, il tratto comune di questi predoni furono le loro mirabolanti scorrerie, che, fra storia e leggenda, alimentano ancora oggi la fantasia di grandi e piccini.
Ad un certo punto, però, questi predoni del mare non furono più controllabili: fu infatti la stessa marina inglese ad eliminare il terribile Barbanera nel 1718, mentre, nel 1856, tutte le nazioni decisero di non dare più alcuna autorizzazione per queste "rapine marittime".
Zone del mondo dove più frequentemente
avvengono attacchi di pirateria oggi
Ancora oggi purtroppo esiste la pirateria: i predoni del mare ormai utilizzano armi sofisticate per mettere in atto le loro scorrerie, ma sono rimasti fedeli alle antiche tecniche di abbordaggio. Attaccano navi mercantili disarmate, inoffensive e spesso ne uccidono l'equipaggio per impadronirsi del carico o lo prendono in ostaggio per chiedere un riscatto.

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