lunedì 10 dicembre 2012

LA RIVOLUZIONE RUSSA IN BREVE

All'inizio del '900 la Russia è fondamentalmente un paese agricolo:  l'82% della sua popolazione, infatti, vive nelle campagne.
Quasi tutte le proprietà appartengono alle famiglie benestanti o a qualche contadino arricchito.
Ed esistono ancora forme di comunismo agrario.

L'industrializzazione
La Russia è in pieno decollo industriale,anche se le sue potenzialità non sono sfruttate come dovrebbero. Lo sviluppo, è stato possibile grazie all'intervento statale e al capitale straniero (soprattutto interventi di Germania, Francia e Inghilterra). Però nella società mancava un ceto: la borghesia---> nella società russa c'erano i ricchissimi e i poverissimi, non c'era via di mezzo: appunto un ceto borghese.

L'autocrazia zarista (l'autocrazia è un potere illimitato concentrato nelle mani di una sola persona)
A livello politico la Russia rappresenta il bastione dell'assolutismo che si regge sull'aristocrazia, sull'esercito, sulla burocrazia e sulla chiesa ortodossa.
Nell' 800 l'opposizione si era incarnata nel populismo che difendeva i valori del mondo contadino e operava anche attraverso il terrorismo (Alessandro II fu ucciso nel 1881).

I partiti
Verso il 1900 si organizzano i partiti socialisti:
 Partito Operaio Socialdemocratico Russo
 Partito Socialrivoluzionario
Partito Costituzionale Democratico

La divisione del POSDR
Nel congresso del 1903 si separano in :

  •  Bolscevichi (la maggioranza) che auspicano un partito di militanti disciplinati da un'avanguardia rivoluzionaria.
  •  Menscevichi (la minoranza) che mirano a un partito di massa sul modello tedesco e alla trasformazione riformistica della società.

Lenin era il leader dei Bolcevichi

La rivoluzione del 1905
Le sconfitte del 1905 col Giappone generano scontento e scatenano scioperi, ribellioni contadine e ammutinamenti.
Nel frattempo compaiono i Soviet che sono consigli di operai e soldati che cercano di dare unità alla rivoluzione e di guidarla verso uno sbocco positivo.
Il soviet più importante è quello di San Pietroburgo presieduto da Lev Trosky.
Lo Zar Nicola II, di fronte ai disordini,  è costretto fra l'altro a concedere un parlamento rappresentativo ( o duma). Le speranze dei liberali sono però presto deluse: le dume che si oppongono allo Zar vengono sciolte.
La Russia non resiste dal logoramento derivante dal conflitto: al fronte si susseguono le sconfitte e aumenta la diserzione all'interno del paese. La struttura economica collassa: gli approvvigionamenti diventano impossibili, mancano cibo e combustibile.

La rivoluzione di Febbraio
Questo atto segna la caduta dell'impero. La classe dirgente non riesce ad organizzare alcuna resistenza. Nicola II abdica e si costituisce un governo provvisorio presieduto da un principe.

Intanto i soviet vengono organizzati in diverse città: la loro funzione è coordinare lavoratori e soldati.

Ritornato in patria grazie ai tedeschi Lenin pubblica le tesi di Aprile.

  •  Tutto il potere ai soviet
  •  Nazionalizzazione delle terre
  • Fine della guerra imperialista
  • Nessun appoggio al governo provvisorio

Il governo provvisorio è debole e i Bolscevichi, con un colpo di stato, attaccano il parlamento e prendono in mano il potere.

La rivoluzione di Ottobre - 1917
Si forma un nuovo governo (presidente Lenin, ma ne fanno parte anche Trotsky e Stalin) che viene chiamato soviet dei commissari del popolo. Il governo legalizza l'occupazione delle terre e avvia i trattati di pace.


La guerra civile - 1918-1920/23
Combattuta fra le Armate Rosse (comunisti e rivoluzionari) e le Armate Bianche (monarchici, democratici e conservatori). I governi dell'Intesa (Regno Unito, Francia e Usa) temono i disordini sociali e intervengono nella guerra civile. Nicola II e la sua famiglia vengono tutti uccisi dai Bolscevichi durante la guerra civile.


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